Andamento del mercato e-commerce

Andamento del mercato e-commerce

Introduzione

 

 

In questo articolo vogliamo guidarvi all'interno del cambiamento dello shopping online che si sta manifestando negli ultimi due anni, i dati riportati provengono dai report di Idealo di quest’anno e del precedente, quindi più o meno dall’inizio della pandemia. I numeri di cui parliamo sono quanto mai positivi rispetto al passato, emerge infatti dai dati una crescita mondiale del 55%, in aumento costante dato il persistere dell’emergenza “Covid19”.

Al giorno d'oggi essere presenti sul mercato online, tramite e commerce ed anche social network, blogging e altri strumenti con i quali promuovere la propria attività è diventato un fattore di successo determinante. Essere presenti online non significa solamente “vendere” ma vuol dire offrire i propri servizi ad un ventaglio di persone molto più ampio rispetto al passato, questo grazie all’analisi dei dati che possiamo raccogliere e utilizzare per migliorare i nostri prodotti e servizi. Offrire prodotti qualitativamente elevati non è però sufficiente, è necessario pensare a qualcosa che vada oltre il prodotto stesso, migliorando l’esperienza d’uso del cliente sul proprio sito ed offrendo un customer service eccellente, basta un ordine gestito in maniera sbagliata per perdere un potenziale cliente. Assume quindi maggiore importanza assicurare ai potenziali utenti cortesia e professionalità, valori che possono sembrare secondai, ma che prendendo in considerazione un e-commerce si traducono in un servizio puntuale abbinato alla disponibilità dei prodotti, fondamentale per fidelizzare il cliente.

Nonostante parleremo di e-commerce è importante non dimenticarsi quello che avviene offline, tramite le attività in-store che in concomitanza con la presenza online, possono creare una linea sempre più connessa tra queste due estremità. Uno studio preliminare del mercato permette anche di capire il proprio segmento, cercare la propria “nicchia” e studiare su cosa puntare, questa guida vuole offrire qualche informazione utile anche in questo senso.

Quanto mai fondamentale in un mercato pieno di possibilità ma affollatissimo è ritagliarsi il proprio spazio, tutti sono in cerca del proprio pezzo di torta, sta a noi decidere se ottenere una fetta più o meno grande.

 

Situazione al giorno d’oggi

 

 

Per i dati che condivideremo durante l'articolo abbiamo usato il report annuale “Idealo” (scaricabile nella sua integrità al seguente link) che prende in considerazioni numeri non solo italiani, ma anche di altri paesi europei. Come scritto in fase iniziale, i numeri legati al fenomeno in atto sono molto interessanti, parliamo di 50,5 milioni di e-shopper che al giorno d’oggi usufruiscono di beni e servizi online (83,7% della popolazione italiana).

Dobbiamo inoltre considerare che dall’inizio della pandemia, ovvero Febbraio dello scorso anno, i nuovi consumatori online erano circa 2 milioni, di cui 1,3 milioni generati proprio durante il lockdown causato dal Covid19. Un vero boom per il settore, causato soprattutto dalle necessità primarie delle persone ma che continua ad essere in forte crescita anche durante i periodi di lockdown meno rigidi. Ricordando il primo lockdown abbiamo scoperto l’importanza del digitale, un esempio è stato quello di riuscire con diversi servizi a portare in casa delle persone molti dei prodotti di cui necessitavano.

Nell’ultimo anno le persone che acquistano online sono diventate circa l’85% contro l’80% dello scorso anno, 5 punti percentuali guadagnati in un solo anno, questo dovrebbe far capire la portata del fenomento di cui stiamo parlando. 

Oggi le persone acquistano molteplici volte attraverso i propri negozi online preferiti e possiamo dividerli in tre categorie differenti: intensivi, abituali e sporadici. I primi rappresentano circa il 24% e acquistano almeno una volta a settimana, i secondi sono circa il 61% e acquistano almeno una volta al mese mentre la rimanente parte, ovvero il 15%, acquistano trimestralmente o meno. Viene quindi rappresentato in questo modo un consumatore abituato ad acquistare online, maturo e consapevole dei potenziali benefici.

Non sono solo le generazioni più giovani ad essere interessate a questo mondo dato che nell’ultimo anno anche gli over 65 hanno iniziato ad utilizzare con frequenza lo shopping online e non solo. Il pubblico più adulto acquista categorie di articoli differenti, oltre ai classici smartphone sono infatti in classifica prodotti come grandi elettrodomestici, televisori, fotografia digitale, profumi, pneumatici, sneakers, elettroutensili, aspirazioni e stiro. Oltre a quelle elencate sopra sono immancabili i regali per i nipotini e nipotine, giocattoli, bambole, bici e passeggini.

 

Abitudini di acquisto

 

 

Quando parliamo di online, a differenza dei negozi fisici che hanno stagionalità, o comunque periodi favorevoli rispetto ad altri, dobbiamo considerare un consumatore sempre più propenso ad acquistare anche durante i mesi “meno redditizi”, fattore forse evidente ma non scontato.

Le giornate dedicate agli sconti come l’Amazon Prime Day hanno portato ad un’inversione di tendenza, nel 2019 i giorni dedicati agli sconti sono stati il 15 Luglio e 16 Luglio, quindi due giorni anziché uno. già dal 2020 i periodi di sconti durante l'anno sono diventati settimane intere se non di più. Il mese di Novembre è sempre più determinante per la redditività dei negozi online, nella giornata del Black Friday 2020 le ricerche sono aumentate del 25% rispetto all’anno precedente ed anche le intenzioni di acquisto sono cresciute di circa il 65%.

La tecnologia, in particolare gli smartphone, sono rimasti in cima all’interesse delle persone nonostante quest’anno, il primo posto sul podio sia la console PS5, data anche la scarsa disponibilità.

Passare a periodi di sconti più prolungati è inevitabile visto il successo di queste attività che cercano di catturare l'attenzione del cliente, a prescindere da cosa stia facendo o del periodo dell'anno, complice anche la possibilità di raggiungere costantemente i propri clienti ed utenti registrati tramite app, newsletter, ads e quant'altro. 

La mancanza di una forte stagionalità si evidenzia anche con l'incremento delle vendite anche nel periodo estivo. Inoltre, due utenti su tre pianificano anticipatamente i propri acquisti durante l’anno, da due settimane fino a tre mesi prima dell’acquisto vero e proprio. Questo evidenzia come il consumatore sia sempre più propenso ad acquistare in tutto l’arco dell’anno, purché trovi disponibile un catalogo prodotti vasto ed un’offerta interessante.

Un’altra importante considerazione che avevamo accennato prima è come i consumatori siano diventati maturi, sapendo scegliere l’acquisto di determinati prodotti in periodi dell’anno fuori dalla loro stagionalità, permettendo magari di fare buoni affari.

 

Non solo e-commerce ma anche social-blogging e molto altro per promuoversi

 

 

Vendere online non si traduce solamente nel possedere un sito e-commerce e vendere i propri prodotti, quella è solo la punta dell’iceberg, bisogna infatti riuscire a farsi notare tramite i vari strumenti che internet mette a disposizione, sia gratuiti che a pagamento

La multicanalità diventa sempre più importante se non fondamentale. Offrire maggiori punti di contatto ai propri consumatori permette di creare un rapporto sempre più radicato che giorno dopo giorno porterà a fidelizzare i propri utenti. Social network come Facebook, Instagram, Twitter e Pinterest, permettono di vendere i propri prodotti online senza neanche avere un vero e proprio e-commerce.

Molti brand riescono a ridurre al minimo le spese ed avere fatturati interessanti avvalendosi di passaparola, redirect, influencer ed altre strategie mirate ad acquisire e fidelizzare i visitatori. Non sono le sole novità, Facebook ha infatti di recente aggiornato il proprio marketplace e probabilmente anche Tik Tok a breve fornirà agli account uno strumento per poter vendere i propri prodotti direttamente tramite la prppria piattaforma.

Ci sono ovviamente degli svantaggi e non di poco conto. In primis la presenza solo sui social rende indifesi rispetto a modifiche nelle prestazioni delle piattaforme stesse, come hanno sperimentato di recente molte attività legate alle sponsorizzazioni tramite FB ads il cui ritorno sulla spesa pubblicitaria è calato drasticamente da alcuni mesi. I social network dovrebbero portare traffico aggiuntivo ma una base dovrebbe essere organica, le persone dovrebbero seguirci tramite attività che vengono appunto svolte sul nostro sito, lavorando magari in ottica SEO e con attività di redirect che portino le persone dal negozio fisico allo store online.

 

Continui mutamenti

 

Ottica mobile, addio desktop?

 

 

I contenuti ed i siti di ecommerce devono al giorno d’oggi essere ottimizzati in modalità "mobile" anziché in ottica desktop, lo ha detto Google a suo tempo modificando la priorità riguardo la rilevanza dei contenuti all'interno del proprio motore di ricerca, questo è un cambio radicale rispetto al passato dove avveniva il contrario.

Si nota proprio in base a questo principio un incredibile boost di intenzioni di acquisto tramite gli smartphone pari al 64,7%, pc/laptop 30,3% ed infine i tablet con appena il 5%. Chi acquista online tramite smartphone lo fa prevalemente con dispositivi Android nel 77,3% dei casi contro i rimanenti 22,7% iOS.

 

Nuovi strumenti per aumentare il proprio fatturato

 

 

L’Italia nel contesto mobile è il secondo paese in ordine di importanza, scalzato come ricerche solo dalla Spagna con il 70%. Anche le intenzioni di acquisto sono mutate e stanno mutando, si apprende che determinate categorie hanno un tasso di crescita molto superiore rispetto ad altre, andiamo a scoprire quali.

Quelle che elenchiamo di seguito sono le categorie su cui si dovrebbe puntare nel breve-medio periodo, nonostante questo, non dobbiamo mai dimenticarci che il web muta continuamente e soprattutto rapidamente. Stilando un piccolo elenco queste sono le categorie dove si è registrato il maggiore exploit riguardo le intenzioni di acquisto sulle diverse categorie di prodotti (score da 0 a 100). Elettronica (66,5), moda e accessori (46,2), arredamento e giardino (26,5), auto e moto (18,8), salute e bellezza (33,7), bambini e neonati (10,6) e sport e outdoor (28,1).

Questi dati mostrano come alcune categorie siano diventate più che mai presenti nella testa del consumatore abituale nonostante ci siano anche alcune categorie specifiche che stanno soffrendo il protrarsi della pandemia, scarpe da sport (-40,2%), catene da neve (-38,0%), seggiolini auto per bambini (-37,6%) e valigie (-35,1%)

 

I fattori che determinano l’acquisto

 

Quando si cerca qualcosa da acquistare su internet non lo si fa quasi mai immediatamente prima dell'acquisto, la maggior parte delle persone effettuano delle vere e proprie fasi di “scouting”, sia riguardo i prodotti che i prezzi degli stessi.

Dai report emerge che il 39% delle persone desidera fare una comparazione generale sui prezzi legata ad una categoria specifica, ad esempio gli smarthpone. Il 14,5% raccoglie delle informazioni su un prodotto specifico, in questo caso si tratta di un consumatore già “formato” ma che comunque ha bisogno di avere delle conferme prima di passare allo step successivo e quindi trasformare l'interesse in acquisto. Non solo prodotti e relative categorie, il 15,5% cerca di farsi un quadro generale riguardo i vari siti di ecommerce che vendono un determinato articolo e solo successivamente, se l’abbinamento tra negozio e prodotto soddisferà le esigenze dell’utente l’acquisto andrà in porto.

Scendendo verso un 10-11% si trovano altri fattori determinanti per l'acquisizione di clienti e per trasformare l’esperienza di shopping online in qualcosa di innovativo. I consumatori hanno infatti usato il comparatore per leggere le opinioni degli altri utenti (11,4%), leggere i rapporti di prova (10,8%) ed infine consultare le opinioni di esperti del settore.

Il fanalino di coda è rappresentato dal controllo dell’andamento dei prezzi, che comprende il 8,6% del target di persone preso in esame, comparare le opzioni di pagamento (7,1%) ed infine leggere i risultati dei test (5,5%).

 

Recensioni

 

 

Il consumatore si fida sempre di più delle recensioni degli altri utenti e ancora di più se si tratta di persone esperte o comunque di informazioni reperite da siti affidabili. 

Pensate che il 95% dei consumatori legge spesso test o guide redatte su un determinato prodotto; diventa in quest’ottica ancora più interessante il fatto che il 92% legge spesso test, guide ed opinioni derivanti da altri utenti, imparziali nel giudicare un prodotto al posto di un altro.

I dati imparziali sono quelli che piacciono maggiormente al consumatore ed è qui che ci discostiamo da una sorta di bolla di influencer marketing. Le recensioni spontanee e genuine sono quelle che hanno un peso maggiore nel convincere o far desistere l'utente da un acquisto. Disporre quindi di prodotti validi abbinati ad un collaborazione di influencer sinceri nei propri giudizi, porta inevitabilmente il consumatore finale a premiarci. 

 

Prezzo

 

 

Il prezzo dei prodotti è uno dei principali motivi che spinge le persone ad acquistare presso un e-commerce oppure un altro.

Dai rapporti emerge che le categorie di prodotti dove questo dato viene monitorato più spesso corrisponde ad alcune specifiche categorie ovvero, smartphone (in primis data anche l’oscillazione costante dei prezzi), televisori, sneakers, scarpe da corsa, frigoriferi, caschi moto, smartwatch, obiettivi fotografici, cuffie ed infine casse altoparlanti. Questi dati mostrano le categorie che sono più soggette ad oscillazione dei prezzi ma allo stesso tempo ci indicano alcune potenziali categorie di prodotti a cui gli utenti sono interessati.

Sempre in questa ottica è stato possibile capire quale paese tra i principali paesi europei riscontri una maggiore fluttuazione dei prezzi, in prima posizione troviamo il Regno Unito (“causa brexit” 22,3%), Spagna (18,2%), Italia (18,6%) e Germania (14,2%). Per essere ancora più specifici la ricerca considera le fluttuazioni di prezzo per le varie categorie nel corso dell’ultimo anno.

Ovviamente ci sono categorie di prodotti e/o brand per cui non si notano grossi cambiamenti in termini di prezzo anche a distanza di tempo (Apple ne è un chiaro esempio).

In base alle categorie di prodotto troviamo dall’alto verso il basso quanto segue, disinfettanti (-49,7%), tablet (-40,4%), stampanti multifunzione (-32,2%), notebook (-21,7%), televisori (-21,5%) ed aspirapolvere (-21,3%).

Parallelamente le prime tre categorie di prodotto per cui i consumatori utilizzano maggiormente i comparatori di prezzo sono le seguenti, elettronica (67%), scarpe e sneakers (47,2%), moda e accessori (46,2%).

L'analisi dell'andamento dei prezzi porta anche alcune sorprese. Se dovessimo suggerire ad un nostro amico il periodo migliore per acquistare un telefono si potrebbe pensare che il momento migliore possa essere prima del periodo natalizio...ma non è così! Si scopre che al di là delle eccezioni e promozioni di singoli brand (che non possiamo prevedere), il mese migliore per acquistare il proprio telefono sia Febbraio mentre è proprio sotto le festività più note di Dicembre che si registra spesso il momento peggiore per effettuare tale acquisto.

Non solo quindi risparmio su prodotti e categorie in base alle stagioni ma vere e proprie mensilità in cui è preferibile acquistare determinati articoli.

 

Spedizioni e gestione resi

 

 

La vendita non è il solo momento a cui porre particolare attenzione se vogliamo fare tornare i clienti a riacquistare prodotti e servizi, come detto inizialmente, tutto quello che avviene nella fase immediatamente successiva alla vendita risulta essere fondamentale, oggi più che mai.

Proprio per questo altre due statistiche rilevanti da evidenziare sono che il 69% dei consumatori è maggiormente invogliato ad acquistare un prodotto se disponibile presso un punto di ritiro, svincolandosi in parte da alcune problematiche legate alla spedizione del prodotto. Il secondo riguarda il 63% dei consumatori disposti a comprare da un e-commerce meno noto rispetto ad un sito più blasonato nel caso in cui sia possibile risparmiare, segno che il prezzo è comunque spesso più importante della fiducia verso il negozio, ma non di molto.

 

Principali categorie su cui puntare

 

 

Andremo adesso a cercare di capire quali sono le particolari nicchie che stanno riscuotendo un certo interesse e curiosità da parte del consumatore per quanto riguarda gli acquisti online. 

Ma quali sono in generale le categorie di prodotti più ricercate dagli italiani?

La categoria in percentuale più ricercata è l’elettronica (64,3%), seguono: scarpe e sneakers (41,3%) , moda e accessori (40,9%), prodotti per la bellezza e profumi (31,8%), giocattoli e gaming (25,6%), arredamento e giardino (25,1%). Solo successivamente troviamo sports e outdoor (24,8%), medicine e prodotti per la salute (20,7%), mangiare e bere (18,1%), prodotti per animali (17,8%), auto e moto (17,1%), bambini e neonati (9,9%), sessualità e prodotti erotici (5,0%) 

L'elettronica oltre ad essere uno dei primi prodotti ad aver fatto breccia nelle vendite online ha un peso maggiore anche perché comprende moltissime macro e micro categorie.

Ma non solo elettronica e tecnologia dato che anche sport e outdoor hanno ripreso vigore, questo dovuto alla voglia delle persone di uscire di casa e di svolgere attività sportiva all'aperto.

Anche la categoria del cibo e bevande ha ricevuto un boost che si manterrà elevato per tutti quelli che sapranno differenziare e migliorare la propria offerta anche e soprattutto in un periodo di post emergenza. Oltre a queste specifiche categorie scritte sopra, ci sono altri indici che mostrano nel tempo un incremento nelle vendite, una categoria con ottime prestazioni in tal senso risulta essere quella dei videogiochi che sta crescendo come interesse del 200%. Questo rende il mercato del gaming uno dei più redditizi, grazie anche alla sempre più popolarità del panorama competitivo e dell’ e-sport. Le altre sottocategorie in crescita sono invece accessori per seggiolini auto (date le leggi obbligatorie uscite lo scorso anno), integratori alimentari, smartwatch, cuffie e capsule/cialde per il caffè.

 

Quali sono i principali prodotti richiesti dai consumatori online

 

Più forte è il brand maggiore è la propensione di acquisto da parte dei clienti, per questo motivo valutando una classifica per brand anziché per prodotto singolo, possiamo indicare nelle prime posizioni Samsung, Apple, Nike, Xiaomi e Sony.

Come possiamo vedere i brand sono trasversali e non riguardano una categoria di prodotti specifica, questo a significare che se almeno un prodotto in catalogo è interessante la crescita è sicuramente significativa anno dopo anno.

Torniamo un momento a parlare degli smartphone, il mercato online di questi prodotti è cresciuto del 75,7% nel 2019 rispetto all’anno precedente, con le prime posizioni occupate da Apple e seguito da Samsung e Xiaomi. Il fatto interessante è che ad esempio Oppo ha visto crescere nell’ultimo anno le ricerche del 200%, Apple (+103,5%) • Xiaomi (+58,6%) • Samsung (+50,0%) • Huawei (+21,3%).

Cosa significa questo? Sicuramente i consumatori identificano nuovi prodotti legati a dei brand forti e sanno riconoscerli e premiarli.

 

L'e-commerce non va in vacanza

 

Durante il periodo estivo le ricerche online in ordine di importanza sono state principalmente basate su categorie come smartphone, sneakers, frigoriferi, scarpe da corsa, televisori, profumi donna, zaini, caschi moto, lavatrici e cuffie.

 

Scenari Futuri

 

Generazione Y-Z

 

 

 

Lo scenario futuro più desiderabile da parte di ogni brand ed e-commerce è quello di intrattenere e coinvolgere le nuove generazioni, le quali, saranno protagoniste nel giro di qualche anno diventando profili potenzialmente alto spendenti. Il fatto di diventare appetibili per le generazioni Y ma soprattutto Z (teenager di oggi) porta ad un business model pensato per un periodo di tempo medio-lungo che può offrire un incredibile vantaggio rispetto a competitor che non stanno seguendo la medesima strada.

Non è un caso che molti ecommerce e brand stanno studiando non solo campagne pubblicitarie e di marketing sui social più blasonati come Facebook e Instagram, ma vogliono entrare da protagonist su piattaforme come TikTok o Twitch.

In futuro ci saranno altri social che cresceranno e che vedranno aumentare il proprio potenziale, per questo motivo riuscire ad essere i primi su tali piattaforme permette con contenuti studiati, di fidelizzare i potenziali utenti prima degli altri.

Oltre al prodotto intrinseco i consumatori più giovani cercano "esperienze", ovvero cosa c’è dietro un brand ed il coinvolgimento da parte dello stesso. Offrire dei contenuti a tema, dall'informazione all'intrattenimento è la base su cui strutturare e programmare il proprio calendario editoriale. Gli stimoli pubblicitari fini a sé stessi sono sempre meno interessanti per questo tipo di pubblico che anziché rispondere positivamente, mostra un effetto contrario.

 

Uomini e donne sullo stesso piano

 

Abbiamo notato anche come la parità dei sessi sia presente per quanto riguarda gli acquisti online, pur con differenze per categoria di prodotto, ci sono infatti categorie in cui la nostra cliente ideale è una donna ed altre invece in cui sono principalmente gli uomini.

Questo ovviamente è scontato per determinate categorie di prodotto ma non per altre che invece a volte possono rivelare delle vere e proprie sorprese. Conoscere il proprio target e sapersi approcciare con una strategia adatta a chi ci stiamo rivolgendo è di fondamentale importanza dato che, almeno per quanto riguarda cosa desideriamo, non tutti siamo uguali.

 

Educazione e maturità durante gli acquisti

 

La maturità raggiunta dagli acquirenti online ha raggiunto uno stato avanzato, riuscire a creare una fidelizzazione maggiore può permetterci nei periodi in cui alcuni prodotti hanno una calo fisiologico di tenerli informati riguardo la nostra offerta e magari tenere duro in un periodo relativamente “morto”.

Le possibilità sono molte, la difficoltà maggiore è quella di catturare l’attenzione dei nostri consumatori, educarli, intrattenerli e fare si che diventino nostri ambassador, sviluppando magari un passaparola positivo.

 

Tech Giant vs Small Competitor

 

 

Sentiamo spesso dire che Amazon ha distrutto il mercato, oppure che “acquisto su Amazon” perchè risparmio, frase che si concretizza solo alcune volte, andiamo a capire il perchè.

Se provate a fare alcune comparazioni di prezzo ed offerte di Amazon (sia giornaliere che standard), potete notare che è spesso possibile trovare un prezzo più competitivo presso un e-commerce magari meno conosciuto.

Facendo una panoramica con dati alla mano (fonte Idealo dal 12 Febbraio 2019 - 20 Febbraio 2020), possiamo apprendere che solo il 33,7% dei prodotti con il prezzo migliore appartiene ad Amazon, suddiviso tra Amazon (9,6%) ed il marketplace (22,1%), successivamente in ordine di rilevanza troviamo Ebay (13,6%). Questo vuol dire che il rimanente dei prodotti non è presente al prezzo inferiore presso uno dei colossi dell'e-commerce.

Un dato interessante emerge parlando degli altri e-commerce italiani che messi insieme raggiungono un dato di offerta con il prezzo più basso per una percentuale del 54,7%, salito di circa il 10% rispetto a dati precedentemente acquisiti. Le opportunità possibili riguardano spesso i prodotti di fascia top, il settore dell’elettronica è fra questi, dove nel 67,2% dei casi è stato possibile trovare una migliore offerta su un sito diverso dai big.

I giganti come Amazon hanno una forza economica incredibile ma non possono offrire la dinamicità di piccoli e medi e-commerce, i quali hanno l'opportunità di creare un legame con i propri utenti molto più specifico e personale.

Amazon oppure Ebay hanno delle categorie in cui sono più difficili da scalfire ed è per questo che ogni altro negozio, dovrebbe valutare la sua offerta in base alle proprie idee ma anche svolgendo un’indagine dettagliata delle categorie merceologiche in cui inserirsi con un’offerta interessante.

Per fare alcuni esempi la categoria “food & beverage” è capitanata da Ebay, ”bambini e neonati” da Amazon oppure “moda & accessori” da Amazon Marketplace. Riuscire a trovare delle nicchie e dove queste rendono al meglio può essere realmente la chiave di volta in questo mercato, senza dover incorrere in una competizione a primo impatto impossibile da contrastare.

 

Offline e Online

 

 

Oggi alternare l'interesse e le vendite tra il canale online e quello offline offre numerosi aspetti positivi, i consumatori si spostano infatti nel fare acquisti sul web ma mantengono anche una presenza presso i negozi fisici.

Questa tesi viene confermata dal report annuale Idealo in cui si nota che nonostante il Covid19, il 72,6% di coloro che hanno partecipato al sondaggio da loro analizzato ha visitato/visita un negozio fisico per esaminare i prodotti prima di acquistarli online. Per molti negozi che hanno una doppia identità (online-offline), il negozio fisico fa sempre più da vetrina fisica per il negozio virtuale.

Riuscire a garantire una comunicazione corrente fra questi due canali fa si di poter ottenere sempre più attenzione da parte dei potenziali acquirenti. Questo metodo suggerisce di offrire nei negozi fisici dei punti di contatto con iniziative online oppure organizzare degli eventi che siano in grado di raccontare dal vivo il nostro brand ed ampliare la portata di questi grazie all'uso dei vari social network.

Oppure in un futuro non troppo distante fornire l’opportunità di testare i prodotti, immaginiamo ad esempio i benefici che potranno arrivare grazie allo studio della realtà aumentata e altri sistemi del “metaverso” di cui si parla tanto in questo fine 2021.

Viceversa dal canale online è possibile portare persone e interesse nei negozi fisici creando iniziative in grado di offrire qualcosa in più nel punto vendita. Spesso infatti abbiamo notato anche personalmente che il prezzo migliore, è riservato sul sito e-commerce e non nel negozio fisico, con probabile frustrazione da parte dei clienti nel caso in cui il prodotto online fosse esaurito ed invece magari fosse disponibile presso il punto vendita.

 

Multicanalità, risorsa sconosciuta?

 

La multicanalità è la situazione in cui un’azienda riesce ad aumentare i punti di contatto con differenti mezzi a disposizione, fanno parte di questo ad esempio l’invio di mesaggi a potenziali clienti, l'uso dei bot tramite applicazioni social (esempio Whatt’s App e Telegram), oppure informare i clienti delle promozioni e novità tramite cartaceo piuttosto che tramite mail marketing.

Iniziare a creare un database di contatti e inviare una newsletter è solo il primo passo, successivamente è necessario creare sinergia e interesse costanti nella mente dei potenziali clienti.

 

Black Friday e non solo

 

 

Non è un caso che gli acquisti online siano cresciuti nel corso degli anni. Su internet ogni giorno al di là della stagionalità è possibile trovare offerte di qualsiasi tipo e su qualsiasi tipologia di prodotto.

Il Black Friday è noto a tutti, partito come una tradizione americana, si è trasformato anche a livello locale portando ogni negozio in ogni remota provincia a quella che ormai è una prassi a cui è necessario aderire da parte dei negozi online ed anche offline.

C'è chi come Amazon ha letteralmente determinato una giornata specifica dedicata agli sconti e lo usa per far leva sull'intento di acquisto degli utenti sin da qualche giorno prima dell'arrivo della giornata di sconti, informando delle promozioni in arrivo sui vari canali mediatici, radio - TV - internet, manca solo la persona di Amazon che viene a bussarti a casa per ricordarti di dare un’occhiata. Questo stuzzica tutti a dare un’occhiata, informarsi, inserire i prodotti nel carrello ed acquistarli prima della scadenza dell’offerta.

L'ottica di scontistica e di prezzo (anche se spesso non reale) fa scattare inevitabilmente nella mente dei potenziali acquirenti la molla che può portare all'acquisto. Durante gli sconti siamo anche più propensi a concludere gli acquisti in maniera rapida e magari a volte inconsapevolmente, trascinati dalla volontà di risparmiare.

Facciamo un altro esempio, se vi trovate in un outlet e vedete tutto a sconto la sensazione di "urgenza" e offerta è sicuramente meno impellente, ma se allo stesso sconto viene applicato un doppio sconto pensereste quasi sicuramente di perdere un'opportunità unica! Questo meccanismo convince le persone ad acquistare anche quando non vorrebbero, questo è quello che si verifica appunto durante le giornate di sconti più note.

Parlando di alcuni numeri legati a questo fenomeno, è emerso che durante il famoso venerdì nero le intenzioni di acquisto sono cresciute dal 2018 al 2019 del 141,5%. Avendo uno score da 0 a 100 (considerando il black friday come valore di punta), il cyber monday si posiziona a circa metà punteggio, a riprova del fatto che il giorno preferito dagli utenti resta il Venerdì. Tornando al Cyber Monday, nonostante questo sia meno rilevante rispetto al Black Friday si è notato comunque un incremento delle intenzioni di acquisto del 97,7% rispetto all’anno precedente ed un + 193% se confrontiamo con un normale lunedì.

Cosa dire invece riguardo i prodotti più gettonati durante queste giornate? E’ l’elettronica a farla da padrone, questo grazie anche ad una maggiore offerta sia di brand che di nuovi prodotti (home intelligence e dispositivi vocali ad esempio). Un esempio lampante di crescita esplosiva si registra per le cuffie che hanno avuto un + 235,5% su base annua oppure i monitor +190,5%.

 

HelpForShopping

 

Un servizio innovativo

 

Help For shopping è il servizio a cui stiamo lavorando e con il quale vogliamo raggiungere ed aiutare gli e-commerce nel migliorare il proprio servizio (e le proprie performance) nella delicatissima fase di scelta del prodotto da acquistare.

Basandosi su un supporto da parte di esperti in grado di suggerire i giusti prodotti e rassicurare gli utenti riguardo eventuali dubbi che potrebbero avere, HelpForShopping permette di fidelizzare la clientela sul sito di e-commerce su cui opera. Vogliamo fornire uno strumento utile e pratico a chi vuole aumentare le proprie performance e passare ad uno livello successivo di soddisfazione del cliente finale ma non solo.

La nostra piattaforma utilizzabile sia tramite desktop che tramite applicazione mobile, permette ad un qualsiasi negozio di e-commerce di integrare tramite un semplice codice il nostro sistema di matching fra potenziale acquirente ed esperto, aprendo una semplice chat in cui verranno scambiate le informazioni.

Come abbiamo visto il mondo dell'e-commerce è in continua evoluzione e il momento è propizio per attivare HelpForShopping che grazie alla tecnologia più avanzata al mondo, l'esperienza umana, è in grado di fornire prestazioni considerevolmente superiori rispetto ai Bot o ai classici servizi di assistenza virtuale.

Parlando dal punto di vista degli utenti e quindi dei potenziali esperti, Help For Shopping offre a tutti l’opportunità di partecipare, infatti ogni categoria merceologica, necessità di persone pronte a dare supporto e che siano in grado di consigliare oggetti adatti alle necessità di chi sta cercando un determinato articolo. 

Per chi invece vuole utilizzare la piattaforma attivamente quindi come acquirente, quest’ultimo, si troverà nella situazione di poter richiedere l’aiuto di un esperto tramite una semplice call to action sul sito ecommerce partner, chiedendo informazioni in merito ai prodotti presenti nel catalogo.

A breve potrete provare il nostro strumento, sia come consumatori, esperti oppure gestori di ecommerce, se volete concretamente avere l’opportunità di conoscere un sistema di matching e di social commerce innovativo non dovete fare altro che scriverci un messaggio, sui nostri social o tramite il form di contatto che potete trovare qui.

Riassumendo per chi ha potuto provare la demo di Hfs, è come essere all’interno di un negozio fisico anche se comodamente seduti da casa, dove la chat personalizzata fa in modo di rendere l’esperienza d’acquisto scorrevole e soddisfacente come mai prima d’ora.

 

Alla portata di tutti

 

Help For Shopping è un progetto alla portata di tutti, qualsiasi persona può registrarsi come esperto indicando le proprie competenze ed iniziare ed essere scelto dal nostro sistema di matching.

Per i consumatori una volta atterrati sugli ecommerce partner è possibile interagire con un semplice widget presente sul sito ed aprendo la chat dedicata in cui si interfacciano esperto e consumatore.

Anche per i siti partner è semplice utilizzare help for shopping sul proprio sito, una volta fatta la richiesta verrà inserito dal nostro team il codice all'interno del sito di ecommerce, essendo pronti all’uso nel giro di qualche minuto.

 

Ultime note

 

Un altro motivo per cui stiamo lavorando ad Help For Shopping con dedizione da tempo è quello di riuscire in un momento come questo di dare alle persone un'alternativa potenzialmente interessante a quella del lavoro tradizionale e soprattutto che permetta di portare avanti i propri interessi.

Grazie al sistema di notifiche si aprirà in automatico la chat in modo da intercettare la potenziale offerta ed iniziare a parlare con l’utente interessato all’acquisto.

Che stiate giocando ai videogame, lavorando da remoto o facendo altro sia tramite desktop che mobile saremo noi con i sistemi presentati a fornire nella maniera più semplice l'opportunità che si manifesta.

Ci piace definirlo un sistema che aiuta gli altri aiutando se stessi.

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